L'Angelo della divina presenza è Satana ed è nominato e specificato nell'illustrazione di Giobbe. Solitamente ha sembianze di angelo di luce e spesso è mal identificato con Dio stesso dal non-Albione. Fa parte, nella forma di Lucifero, dei sette angeli della divina presenza. Essi accompagnano L'uomo nella sua caduta conferendoli la possibilità, ogni tanto, di affacciarsi all'assoluto tramite intuizioni geniali e tramite gradini spirituali (appunto sette) raggiungere Jesus, ovvero il portatore di pietà. Sono anche chiamati i sette occhi di Dio.
Lucifero in realtà è il primo stadio dei sette occhi di dio. Ed è grazie alla "santità" del suo "egoismo" che riesce a porre l'individuo nella vita, a conservarsi, e a trovare il suo posto nell'universo. Questo "IO" , che può essere chiamato anche come "VOLONTA" altro non fa che introdurre l'uomo alla riflessione sul sè, tramite una specie di narcisismo intellettuale. Alla fine esso però sublima nella "pietà". Potremmo dire che lucifero, nel suo stadio positivo, rappresenta una selfishness (a self-centered) visionaria rivolta alla vita, quella che si trova anche nel fanciullo (ego visionario).
Tale Lucifero positivo lo troviamo anche nell'immagine "Satan in his original glory".
Si potrebbe notare come inoltre Lucifero non rinunci a se stesso, evitando la morte. Per questo egli non si sacrifica a Satana (invece Gesù lo fa); è quindi giusto ricollegarlo ad un principio di volontà conservativa.